Palagonia è sotto choc per il duplice omicidio nella villetta in cui vivevano Vincenzo Solano e la moglie Mercedes Ibanez, ma nella cittadina del Calatino è tanta anche la rabbia. Il sospettato è un ospite del Cara di Mineo e una figlia delle vittime, Rosita, si sfoga con i giornalisti accusando anche lo Stato.
“Renzi venga qui e mi spieghi, mi dia delle risposte delle sue scuse non so che farmene, i miei genitori sono morti, è anche colpa dello Stato”, dice la donna che non riesce a trattenere la propria rabbia dopo avere saputo del duplice omicidio.
“Il governo italiano, il popolo italiano è messo in balia di tutta questa gente – continua Rosita – perché non fanno altro che accogliere, accogliere ma non si accoglie per accogliere. Vengono qui a rubare, ad ammazzare. Il governo, i ministri chi lo sa, prendono soldi in cambio di questi umani e poi rimangono in Italia, a fare che cosa? Ad essere accolti nei centri di accoglienza dove sputano sul piatto che gli si viene dato? Vengono a maltrattare le persone che li ospitano? Vogliono questo, vogliono quello…”.
Ieri i suoi genitori sono stati trovati morti: il padre aveva la gola tagliata, mentre la madre sarebbe stata buttata giù da un balcone. Le indagini della polizia, coordinata dalla Procura di Caltagirone, sono iniziate da un telefonino rubato, intestato ad una delle vittime, rinvenuto, assieme ad altri oggetti, nella zaino del 18enne fermato per il duplice omicidio. Il ragazzo ha detto di avere trovato per terra il cellulare ed ha negato ogni responsabilità anche se, sui suoi abiti, sono state trovate tracce di sangue.
“Non dovevano morire così, ammazzati. Per che cosa? Per due cellulari, per una telecamera, per un computer?”, ribadisce Rosita Solano, che ha negato l’esistenza di una cassaforte in casa.
“Anche se l’avesse avuta – continua nel suo sfogo la donna – potevano portarla via e li lasciavano legati, imbavagliati, ma vivi. E invece no: cosa avevano fatto questi poverini? Una vita di sacrifici per costruirsi una casa. Adesso che l’avevano finita se la potevano godere e invece no…”.
Indagini sono in corso per individuare eventuali complici.