Entro la fine dell’anno la macchina amministrativa regionale dovrà contare su un 30% in meno di aree e servizi e dunque di dirigenti. L’assessore regionale alla Funzione pubblica, Giovanni Pistorio, ha emanato le direttive per definire la riorganizzazione della macchina amministrativa.
Il taglio del 30% dei servizi operativi e delle unità di base della Regione è un obbligo di legge imposto dalla finanziaria regionale targata Alessandro Baccei ed è uno degli elementi che Roma a preteso per sbloccare i trasferimenti di fondi.
Il piano di riorganizzazione, annuncia l’assessore Pistorio - sarà discusso con le organizzazioni sindacali solo dopo averne redatto una bozza credibile. Intanto lo stesso assessore ha controfirmato l’accordo raggiunto all’Aran per la revocabilità delle domande di prepensionamento, un tassello indispensabile sulla strada di questa riorganizzazione per collocare in pensione il personale in esubero anche se su domanda volontaria.
La materia, però, resta delicata e complessa: “Non procederemo con l’accetta ma con il bisturi intelligente con l’obiettivo di rendere più efficiente la macchina amministrativa e di valorizzare la meritocrazia – dice Pistorio – principi che legheremo al contenimento dei costi”.
In aula, invece, dovrà arrivare il testo unico per la semplificazione amministrativa che integri quello già esistente e pendente in Commissione. Tra queste misure il governatore intende includere la norma sul licenziamento nella pubblica amministrazione.
Immediata la reazione della Cisl Funzione Pubblica “Non è scopiazzando ciò che fa Renzi ed i suoi Ministri che si migliora l’efficienza della Regione – si legge in una nota -. Bene la ratifica della giunta di ieri dell’accordo sulla revocabilità delle domande di collocazione in quiescenza, ma guai adesso a lasciarsi prendere dallo spirito d’emulazione riguardo ai provvedimenti emanati dal governo centrale”.
“Se davvero si vuol rendere efficace la Regione siciliana – conclude la Fp Cisl – necessitano provvedimenti di razionalizzazione che puntino davvero ai tanti sprechi ancora esistenti, piuttosto che continuare a buttare nel tritacarne sempre e solo il personale. Sosteniamo da tempo che l’Amministrazione regionale va riformata e abbiamo ben chiaro dove è come intervenire. Pistorio prosegua celermente e nel dialogo con le Organizzazioni sindacali, noi faremo la nostra parte”.