In principio fu il terreno di caccia di Confindustria. Per ben due legislature l’assessorato regionale alle attività produttive è stato appannaggio esclusivo di uomini e donne indicati dagli industriali. Marco Venturi prima, durante il governo Lombardo appoggiato dalla sinistra, Linda Vancheri dopo durante il governo Crocetta.
Due settimane fa, però, Confindustria ha deciso di togliere definitivamente il proprio delegato scendendo dalla barca che affonda. Formalmente scelte personali di Linda Vancheri, dimissioni concordate da tempo ma al posto dell’assessore di Confindustria non arriverà un altro assessore di confindustria. Anzi fino ad ora non è arrivato proprio nessun assessore.
Dopo le prime schermaglie sul nome del successore di Linda Vancheri, il ritorno in pista di Antonio Fiumefreddo già impallinato una volta dagli alleati durante la formazione del Crocetta ter, Dopo la circolazione di nomi come Nello Dipasquale o di deputati come Mariella Maggio, però, è calato il silenzio.
L’accordo fra le forze politiche è tornato, di elezioni anticipate non si palra piàù e il fuoco cova sotto le ceneri. Approvata la riforma delle province, quasi approvata quella dell’acqua pubblica, verso la definizione il rendiconto generale della regione per il 2014, la politica andrà in ferie.
Lo farà senza che ci sia ancora un assessore alle Attività Produttive? Il primo effetto dell’assenza di un delegato a curare gli interessi delle aziende è chiaro: il blocco dei pagamenti. Una circostanza legata certamente a difficoltà tecniche, a carenza di liquidità, ad uniformare il conto consuntivo alle indicazioni della Corte dei Conti. Ma mentre l’assessore al personale ha chiesto e ottenuto che mentre si rifacevano i conti della Regione non si bloccassero i pagamenti degli stipendi, i mandati alle imprese e ai fornitori restano bloccati.
Nessuno pressa sull’assessorato all’Economia per sbloccare questa situazione? L’interim alle Attività produttive è detenuto dal Presidente della Regione che deve dividersi fra l’esigenza di cassa e quella di rispondere alle prescrizioni della Corte da un lato e le giuste attese di fornitori e imprese dall’altro.
C’è, poi, un problema di natura politica. Non c’è intesa sulla nomina del nuovo assessore e la scelta di un uomo o una donna non graditi a una fazione potrebbe far saltare di nuovo gli accordi faticosamente raggiunti. Meglio lasciare, dunque, tutto come sta che rischiare nuovi problemi. In fondo le imprese siciliane sono abituate a non essere pagate dalla Regione.
Quanto sembra lontana la foto ufficiale dell’insediamento nella quale Crocetta teneva al proprio fianco Linda Vancheri e Lucia Borsellino