Davide Laurannino di 26 anni, di Carini, è morto in un incidente stradale avvenuto a Piano dell’Occhio a Torretta (Pa). Il giovane a bordo della sua Kawasaki Ninja ha perso il controllo della moto ed è morto sul colpo.
Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Carini e i sanitari del 118. Questi ultimi hanno constatato la morte del motociclista. La salma è stata consegnata alla famigl
L’8 novembre era stata una delle domeniche più tristi sul fronte degli incidenti nelle strade in provincia di Palermo. Alla fine della giornata il bollettino era pesantissimo. Tre morti che salgono a cinque se si aggiungono i decessi di sabato.
Una lunga scia di sangue che non sembra arrestarsi nonostante gli autovelox, i controlli, la patente a punti e le misure prese in questi anni per cercare di ridurre gli incidenti. In ordine di tempo il primo scontro si è verificato sulla Palermo Catania al chilometro 2+400. Nell’Alfa 147 c’erano a bordo Giuseppe Milazzo di 26 anni e Fabrizio Basile di 27 anni. Tutti e due risiedono a Villabate, amici da sempre.
I due avevano trascorso la serata e parte della notte a Palermo. Stavano tornando verso casa. Erano da poco entrati nel raccordo autostradale quando hanno tamponato una Volkswagen Golf con a bordo quattro giovani. L’impatto non è stato violento, ma quanto è bastato per far perdere il controllo a Milazzo che è finito fuori strada. I quattro a bordo della Golf sono rimasti feriti in modo leggero. Secondo quanto accertato dalla Polstrada è finito nella parte dove manca in guard-rail. Nell’impatto è morto Giuseppe Milazzo che lavorava come magazziniere nel deposito Carollo detersivi.
Il padre Luigi muratore, la mamma Antonella Correnti, casalinga hanno appreso la notizia svegliati dalla stradale. Terribile le scene di amici e parenti distrutti per quanto accaduto. “Ciao Giuseppe, sarai sempre nei nostri cuori”, scrive l’amica Adele. Uno dei tanti messaggi di dolore che i coetanei del ragazzo hanno lasciato sotto ad una fotografia per salutarlo per l’ultima volta.
“Una perla di ragazzo, non riusciamo a crederci – scrive Francesco -. Ho avuto l’onore di conoscerti e adesso non ho parole per descrivere quello che sto provando. Sarai per sempre il nostro angelo”. Il paese alle porte di Palermo è piombato nel silenzio. “Per rispetto del lutto della famiglia di Villabate che stanotte ha perso il proprio figlio in un incidente stradale, – si legge su Facebook – il Klan ha deciso di non fare musica dal vivo. Pertanto il locale rimarrà aperto per chi volesse bere qualcosa ma la band non si esibirà. Ci scusiamo per chi aveva prenotato e vi diamo appuntamento per il prossimo concerto a venerdì 13 Novembre con i That’s All”.L’incidente si è verificato attorno alle 4 di notte. Per Giuseppe non c’è stato nulla da fare. È morto sul colpo. I sanitari del 118 intervenuti non hanno potuto che constatare la morte.
L’altro automobilista Fabrizio Basile, che viaggiava nell’Alfa 147 è stato trasferito all’ospedale Civico. Il padre di Fabrizio, Salvo è stato assessore e lavora all’Inps. Le condizioni del giovane ferito sono gravi. L’autostrada è rimasta chiusa per consentire i soccorsi e i rilievi della polizia stradale che dovrà accertare le cause dello scontro. I mezzi sono stati sequestrati.
Alle 4.30 l’altro incidente mortale sulla statale 113 al chilometro 247 in territorio bagherese sempre in provincia di. Un panettiere Agostino Carista, 44 anni residente a Bagheria alla guida di una Suzuki Gsr 600 è si è scontrato con una Fiat Panda guidata da una giovane palermitana, ma residente a Santa Flavia. Carista stava andando a lavoro da Spinnato in via Principe di Belmonte. L’impatto è stato violentissimo.
Carista è stato soccorso dai sanitari del 118 che lo hanno trasportato al Policlinico dove alle sei è deceduto. I rilievi per stabilire le responsabilità dell’incidente sono stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Bagheria. Anche in questo caso i mezzi sono stati sequestrati. Attorno alle 17 l’altro scontro mortale. Antonio Di Chiara 54 anni di Lercara Friddi è morto nello scorrimento veloce Palermo Agrigento in territorio di Castronovo di Sicilia.
Il motociclista era a bordo di una Honda ferito che si è scontrata con un altra motocicletta. Per Di Chiara non c’è stato nulla fare. L’incidente davanti alla stazione ferroviaria. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constato il decesso. L’altro motociclista coinvolto nello scontro è stato soccorso e trasportato in ambulanza all’ospedale Civico. La vittima secondo una prima ricostruzione è rimasto incastrato tra la ruota e il parafango della moto.
Ventiquattrore prima altri due morti. Prima di notte un pedone Salvatore Spera, 42 anni, di Valledolmo, è morto il pedone investito ieri sera da una Toyota Aygo nei pressi di via Crispi nel capoluogo all’altezza del varco Santa Lucia del porto di Palermo. L’uomo era stato ricoverato in Seconda Rianimazione. Le sue condizioni erano disperate. La commissione medica dopo l’osservazione di sei ore ha dichiarato la morte cerebrale.
Alle 17.30 di sabato ancora un’altra vittima in via Oreto, carreggiata centrale, all’angolo con via dell’ Orsa minore. Liliana Spoto, 85 anni, alle 17,30 stava attraversando vicino alle strisce pedonali quando è stata travolta da un’ auto, una Hyundai Atos, con a bordo un uomo e una donna. Il veicolo procedeva verso la rotonda di viale Regione. A chiamare i soccorsi sarebbero stati gli stessi occupanti dell’ auto: prima avrebbero chiamato i sanitari del «118», poi si sarebbero allontanati in preda al panico. Poco dopo l’ incidente, si sono presentati ai carabinieri della caserma del quartiere Villagrazia. Nel frattempo, però, una volante della polizia si era già messa sulle loro tracce. Liliana Spoto, secondo una prima ricostruzione della polizia municipale che ha effettuato i rilievi per circa due ore, prima sarebbe stata falciata all’altezza del civico 422, poi sarebbe stata trascinata sull’asfalto per almeno una decina di metri.