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Studenti in piazza a Palermo Liberate Gianmarco!

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Un migliaio di persone dietro lo striscione “Gianmarco libero! Tutti liberi” tra studenti universitari e delle scuole, docenti e ricercatori indetta in solidarietà di Gianmarco Codraro, studente di Ingegneria dell’Energia dell’ateneo palermitano, arrestato martedì mattina per violenza durante una manifestazione tenutasi a Cremona lo scorso gennaio.

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Una protesta particolarmente riuscita secondo gli organizzatori che sottolineano come la notizia dell’arresto abbia fatto scattare soprattutto a Palermo e a Milazzo, sua città di origine, una catena di solidarietà tra gli studenti delle scuole e universitari che “hanno dimostrato la loro riconoscenza per la generosità con la quale Gianmarco si è sempre speso nella lotta alle ingiustizie sociali e per la difesa dei diritti degli studenti, dei territori e delle fasce più deboli”.

“Tantissime le dimostrazioni di solidarietà espresse nei scorsi giorni per mezzo di comunicati e attraverso la sottoscrizione di un appello a cui hanno aderito realtà di movimento, sindacali, singoli cittadini e personalità di spicco del mondo dell’arte, della cultura, del mondo accademico e della politica istituzionali”.

La pagina facebook di Gianmarco è intasata di messaggi di solidarietà “per le strade della città, nelle scuole e nelle università campeggiano striscioni e manifesti con la sua immagine”. Ieri pomeriggio inoltre il parlamentare nazionale di Sel, Erasmo Palazzotto, si è recato al Carcere Pagliarelli per accertarsi delle condizioni di Gianmarco. “Registro un preoccupante clima di criminalizzazione del dissenso nel nostro paese, che si manifesta anche attraverso l’eccessivo uso dello strumento della carcerazione preventiva nei confronti di chi partecipa a manifestazioni e lotte sociali. La magistratura svolgerà indagini e accertamenti, ma si resta perplessi sulla necessità della carcerazione preventiva davanti a fenomeni di questo tipo” dichiara Palazzotto.

“Siamo scesi per le strade per richiedere l’immediata scarcerazione di Gianmarco e insisteremo con la mobilitazione fin quando non raggiungeremo questo obiettivo perchè non si può processare chi ha il coraggio di esprimere le proprie idee e chi decide di voler avere un ruolo attivo nella società. Gianmarco anima collettivi e assemblee, organizza seminari autogestiti con studenti, docenti e ricercatori per produrre controcultura e sapere critico.Lo si ritrova nelle riunioni dei precari, in quelle contro le tasse-parcheggio, nelle manifestazioni delle scuole. I suoi studi lo spingono verso i comitati che lottano contro un mega-inceneritore nella Valle del Mela a Milazzo piuttosto che contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia. Sempre in prima fila perchè non sopporta le ingiustizie e prova, giornalmente, a combatterle” afferma Giuditta del collettivo universitario autonomo.

La manifestazione si è conclusa nei pressi del carcere Pagliarelli, sono in programma giochi pirotecnici una volta giunti sul ponte di via Ernesto Basile nella speranza che Gianmarco possa vederli e avere la conferma di non essere solo. (Guarda le foto)


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