Stava tornando dalla moglie e dai suoi amati figli, Luciano Donato, il 58 palermitano che da 40 anni si era trasferito a Cerda. La scorsa notte stava percorrendo la statale 113 nella zona di Campofelice di Roccella a bordo della sua Ford Fiesta. Aveva da poco finito il suo lavoro all’hotel Costa Verde. Anche nella stessa struttura alberghiera lavora la moglie Graziella Cirà D’un tratto si è trovato un furgone della ditta Globalfer Spa, società impegnata nei lavori dei realizzazione del raddoppio ferroviario. Sarebbe successo qualcosa di strano in quel frangente.
C’è chi parla di un faro che avrebbe abbagliato l’automobilista che avrebbe provocato la sbandata della vettura finita sul furgone che si trovava posteggiato lungo la statale. A stabilire cosa sia successo ci penserà la procura di Termini Imerese che ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’impiegato. Ad eseguire i rilievi e le indagini i carabinieri della Compagnia di Cefalù. Nella zona dell’incidente sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno portato Donato all’ospedale Giglio di Cefalù. Qui è morto poco dopo. Nel luogo dell’incidente tra i primi ad arrivare il figlio Giuseppe. Secondo quanto raccontano i testimoni il padre avrebbe anche parlato con il figlio. Era cosciente subito dopo lo scontro.
“Stiamo raccogliendo ogni minimo dettaglio – dice l’avvocato Giovanni Macina che difende la famiglia dell’impiegato – Ci sono tanti aspetti da chiarire su questo incidente. In primo luogo cosa ci facesse lì e in quella posizione il furgone lungo la statale. Il mezzo ha i fari rivolti agli automobilisti che provengono dalla direzione opposta”.