E’ l’avvocato Giovanna Livreri difensore di Matteo Tutino, l’ex primario dell’Ospedale Villa Sofia di Palermo ai domiciliari dal 29 giugno a far recapitare, in ore quasi notturne, la replica di Matteo Tutino alle intercettazioni diffuse negli ultimi giorni. Dopo tre giorni di polemiche ecco la sua verità: “In relazione alla natura dei rapporti istituzionali , professionali e umani tra il nostro assistito Dr. Tutino e l’ allora Assessore alla sanità, D.ssa Lucia Borsellino, il nostro assistito riferisce di avere sempre seguito, nel suo incarico di primario del reparto di chirurgia plastica di villa sofia, le puntuali direttive che gli venivano impartite dal Presidente ed anche dall’Assessore alla sanità”.
Tutino rivendica, dunque, la propria correttezza. La nota del suo avvocato continua: “a detta del nostro assistito il progetto Diomede ne è l’esempio più calzante. Vi fu dato avvio da parte del Presidente , di concerto con l’Assessore, nominando un gruppo di esperti. Il nostro assistito ribadisce ancora una volta come la terribile e sconvolgente frase di cui alle intercettazioni pubblicate dall’espresso, nel senso inquietante dato alla stessa, non esiste e non poteva esistere perché non è stata mai proferita ed è purtroppo con rassegnazione che dobbiamo prendere atto che è una invenzione frutto di dossieraggio per motivi politici”.
“ll nostro assistito si dichiara inoltre molto addolorato per la sofferenza e l’imbarazzo incolpevolmente arrecato alla D.ssa Borsellino da quanto sta avvenendo, anche perché , contrariamente a quanto affermano alcuni, il rapporto tra il Dr. Tutino e L’assessore alla sanità è stato sempre improntato a sincera e leale amicizia. Il progetto legalita’ Villa Sofia, varato nel mese di luglio 2013 in cui si fece una riunione con assessore, presidente e partecipanti al progetto per iniziare a portare avanti l’expert grup ovvero il progetto legalita’ in sanita’ e durato fino a tutto il 2014, ne è l’esempio concreto. Purtroppo il nostro cliente si accorge troppo tardi di essere ‘stato mandato avanti allo sbaraglio ed a briglie sciolte per poi essere lasciato solo a pagare il conto’ “.