Se la prima volta suscito clamore (che ci fa un leghista nel profondo sud..?), oggi l’incursione siciliane di Matteo Salvini sembra quasi un passaggio scontato.
Eppure il significato di questa visita in particolare per il leader del Carroccio ha una valenza diversa: “Io è la quarta volta che parto da Milano per venire a Mineo, ma avrei evitato di tornare qui soprattutto perché avremmo evitato due morti. Oggi avevo in programma di essere in Lombardia ed in Veneto. Ma a fronte di certe cose è mio dovere esserci”, dice al sua arrivo a Catania commentando ancora il delitto di Palagonia, di cui è accusato un ivoriano che è ospite del Cara di Mineo.
Appena sbarcato a Fontanarossa, dove è stato accolto da Angelo Attaguile e altri militanti siciliani, i giornalisti gli riferiscono che il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, che coordina diverse indagini sulla struttura di Mineo e anche quella sul duplice omicidio di Palagonia, in conferenza stampa ha definito il “Cara un’emergenza di Stato”, Salvini rincara: “Se magari se ne accorgessero anche Renzi ed Alfano sarebbe una buona notizia..”
In questi giorni non sono mancate le polemiche. In tanti hanno chiesto che il Cara venga chiuso, ma c’è chi a più riprese ha ricordato che quella struttura fu voluta dall’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, predecessore di Salvini al timone della Lega, citato ieri anche dal vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, in un’intervista al Tgr della Sicilia.
“Ai vescovi che fanno politica non rispondo – sbotta Salvini – Che il Cara di Mineo fosse stato aperto da Maroni, in condizioni di emergenza e di guerra in corso, è assolutamente vero. Che fosse gestito in maniera seria e dovesse essere provvisorio è altrettanto vero. Dopo quattro anni non è più provvisorio ed evidentemente dopo quattro anni è sfuggito il controllo. I vescovi e i politici, poi, facciano il loro lavoro”.
Anche se sull’argomento il coordinatore del movimento Angelo Attaguile ha fatto sapere che potrebbe esserci un incontro proprio col prelato perché “abbiamo saputo che sono state interpretate in modo diverso”.
In tema immigrazione, però, la notizia di oggi arriva dagli Usa con il Pentagono che ha commentato quanto sta accadendo in Europa “un problema generazionale” e che occorre attrezzarsi per gestire una crisi che potrebbe durare anni. Ma Salvini non risparmi giudizi: “Beh, la metà di quello che sta succedendo è responsabilità loro, perché dalla Siria alla Turchia, le responsabilità le hanno Oltreoceano…”
Trinciante anche il giudizio sulla Commissione europea che pensa di portare da 32mila a 120mila il numero totale di richiedenti asilo: “Stiamo parlando del nulla. E’ previsto l’esodo di alcune decine di milioni di persone e la Commissione europea si occupa di 130mila. E’ l’ennesima buffonata…”
Prima di partire per Mineo, Matteo Salvini ha incontrato un gruppo di esponenti del sindacato di polizia Coisp che gli hanno consegnato una lettera in denunciano le loro difficoltà nella gestione della sicurezza nel Cara. “All’interno di detto centro – si legge in una nota del sindacato – si sono verificati i peggiori reati e alcuni di questi continuano ad essere consumati costantemente e sotto gli occhi di tutti: spaccio, prostituzione, rapine, stupri, violenze di ogni genere e persino omicidi….tantissimi feriti tra poliziotti ed ospiti”.
I poliziotti del Coisp hanno chiesto che venga “potenziato l’organico dei poliziotti presenti sulle strade e dentro il citato Centro e ciò a tutela dei colleghi, dei consociati e degli stessi ospiti del Cara di Mineo, infatti molti di questi sono vittime di altri; tal riguardo, è stato anche suggerito di recuperare personale dai cosiddetti “servizi di cortesia Istituzionale” che, come noto e detto prima, sono tantissimi!”