Dalla Commissione europea arriva una nuova boccata d’ossigeno per 10.700 piccole e medie imprese isolane. La Sicilia potrà usufruire di 3,41 miliardi, da poter investire nell’innovazione e nell’occupazione. I fondi sono destinati alle imprese che cooperano con centri di ricerca, nell’ambito della banda larga con connessione a 30 Mbps per tutti e a 100 Mbps per il 50% della popolazione; e alle pmi che operano a tutela dell’ambiente e dell’efficienza energetica.
I fondi comunitari, stanziati nell’ambito dei programmi 2014-2020 ed erogati dal Fondo europeo di Sviluppo regionale (Fesr), saranno integrati da un cofinanziamento nazionale. In questa prima fase, ad essere coinvolte in Italia, oltre alla Sicilia, anche il Veneto, a cui sono stati attribuiti 300 milioni, e la Basilicata con 413 milioni. L’obiettivo è sostenere le imprese che vogliono internazionalizzarsi, essere più competitive e promuovere nuovi prodotti sul mercato.
Oltre agli investimenti per estendere la banda larga e creare nuovi servizi online, il programma comprende varie tipologie di misure: dalle rinnovabili alla riconversione energetica degli edifici pubblici; dalla raccolta differenziata al trattamento delle acque reflue e l’approvvigionamento idrico.