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Mai più vacanze a Catania Tre turiste rapinate all’arrivo

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Giovanna Cinzia e Maria sono tre signore provenienti da Firenze. Avevano trascorso la scorsa estate nella Sicilia Occidentale e memori della bella esperienza avevano deciso di trascorrere l’estate 2015 alla scoperta della Sicilia Orientale ed in particolar modo della città di Catania.

Ma l’accoglienza non è stata delle migliori: atterrate a Catania Fontanarossa e noleggiata un’auto le signore si sono ritrovate nelle zone di Zia Lisa dove sono state affiancate da un commando di soggetti ben organizzati che attraverso un finto tamponamento con uno scooter hanno fatto fermare le donne con urla e minacce, poi un complice irrompendo dentro l’auto ha prelevato- con la tranquillità di chi sa di restare impunito – borse e bagagli , il tutto nell’indifferenza generale dei cittadini catanesi presenti sul luogo malgrado le urla disperate delle donne. Le signore, terrorizzate dell’accaduto, sono riuscite ad arrivare in questura dove hanno sporto la denuncia con l’amaro in bocca e con la certezza di non tornare “Mai più a Catania”.

La loro storia, avvenuta appena ieri, è stata raccolta e raccontata dal sindacati Fidet Cidec che adesso la rende pubblica.

“Scippi, furti d’auto, estorsioni e furberie varie nei confronti del povero turista di turno sono pane quotidiano – dicono dal sindacato – come si evince anche da molti siti internet esteri che sconsigliano Catania come meta e dalle decine di denunce quotidiane sporte presso la Questura ed il comando dei Carabinieri” .

Che la criminalità ed il degrado siano dilaganti nei confronti dei turisti lo testimonia anche il gesto degli uomini delle forze dell’ordine che hanno deciso – di tasca propria- di creare una brochure in diverse lingue per aiutare il turista ad evitare brutte sorprese. Tali volantini sono stati divisi soprattutto nelle diverse attività commerciali presenti in aereoporto come il noleggio auto e attività similari per evitare tratte poco raccomandabili ma purtroppo non sempre vengono smistati. La tendenza infatti che si registra è di spennare il turista in ogni modo possibile e di “ fregarlo” magari evitando di fornire informazioni essenziali su diverse clausole- alcune di natura vessatoria- relative al furto di auto per intascare la cospicua franchigia.

Un quadro desolante se si considera che Catania ha come reale e – forse unica- prospettiva di reddito il Turismo. Non possiamo concentrarci solo sull’accoglienza dei migranti, gli uomini delle forze dell’ordine devono essere implementati per recuperare legalità nella città evitando episodi di tal fatta che macchiano il nome di Catania e che si diffondono a macchia d’olio in tutto il mondo. Chiediamo al Prefetto ed al Sindaco Bianco, che ricordiamo è stato anche Ministro dell’Interno e che dunque ben conosce questa realtà, di intervenire con un adeguato dispiegamento di forze perché non possiamo davvero permetterci che vinca la delinquenza e che i turisti ricordino la nostra Città solo per tali gesti. Occorre forse una maggiore presenza dello Stato nelle zone vulnerabili della Città con uomini e mezzi adeguati per fornire risposte che superino un semplice volantino – per il quale il nostro sindacato si sente in dovere di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alle spese relative e per il fatto, degno di profondo rispetto, di farsi carico di tale responsabilità. Forse infatti le risorse dovrebbero essere meglio allocate per cercare di tutelare l’accoglienza del turista e la legalità in città.

Inoltre nel denunciare tale situazione peraltro risaltata alla stampa internazionale attraverso l’articolo su “ Le Parisienne” e non solo, il nostro sindacato si interroga sulle misure adottate dalle Istituzioni per salvaguardare la reputazione catanese, ed in tal senso a richiesta delle stesse siamo pronti a fornire i dati ed i recapiti telefonici delle malcapitate turiste fiorentine .

“La nostra provincia – dicono dalla Fipet Cidec – non riesce ad essere competitiva rispetto ad altre realtà, non si riesce a creare un flusso turistico costante ed offrire servizi all’altezza di una Città europea – dato che ci vantiamo di essere tale- per questo chiediamo all’amministrazione di conoscere la destinazione dei fondi relativi alla tassa di soggiorno pagata dai turisti poiché a detta del D.L 23/2011 il gettito derivante da tale imposta dovrebbe essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali , speriamo infatti che l’assessore Orazio Licandro voglia aderire alla nostra richiesta di informazioni e delucidare la cittadinanza e gli operatori commerciali sulle iniziative intraprese in tal senso”.


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