Forse si sarebbe fatto arrestare di proposito per trovare un pasto ed un tetto sotto il quale vivere. E’ la storia di un 19enne senza fissa dimore che lo scorso 12 luglio non avrebbe esitato a rubare alcune stecche di sigarette e 70 euro nella rivendita di tabacchi dentro la stazione ferroviaria di Catania.
Il giovane, originario dell’Agrigentino, è stato riconosciuto tre giorni dopo il ‘colpo’, mentre era nella sala d’aspetto della stazione: gli agenti della polizia che avevano visionato le immagini del furto registrate dalle telecamere di videosorveglianza lo hanno fermato e denunciato.
Dopo aver ammesso la propria responsabilità, il ragazzo si è però rifiutato di lasciare gli uffici della Polfer, ripetendo che voleva essere arrestato o collocato in una comunità.
Gli agenti gli hanno detto che non vi erano i presupposti di legge per accogliere la sua richiesta e hanno contattato la Caritas.Grazie all’intervento del direttore della sede di Catania, don Piero Galvano e del responsabile mensa, Salvo Pappalardo, e degli stessi poliziotti della Polfer il giovane si è tranquillizzatto: si è affidato alle cure della Caritas, dove, gli sono stati donati degli indumenti e delle scarpe nuove.
Il ragazzo, però, si sarebbe dovuto presente il giorno dopo per un colloquio con l’assistente sociale dell’opera diocesana di Catania per iniziare un percorso in un comunità. A quanto si apprende, non si è ancora fatto vivo.