Una dose di droga ceduta dall’amica sedicenne come lei. Potrebbe essere stata questa la causa della morte di Ilaria Boemi, la ragazza trovata senza vita sulla spiaggia del lungomare Ringo a Messina.
E’ stata una intera notte di interrogatorio per la giovane che si suppone abbia ceduto la dose. Rintracciata ieri dopo essere stata indicata da due ragazzi, dalla squadra mobile, la giovanissima sarebbe l’ultima persona ad aver visto viva Ilaria oltre ai due rintracciati ieri e che non avrebbero nulla a che fare con il decesso, almeno secondo le indagini fin qui svolte. Gli investigatori messinesi stanno cercando di comprendere se si tratti di una pusher o se la cessione della droga sia stata solo occasionale, una dose data ad una amica.
A fare il nome della sedicenne attualmente interrogata sono stati i due giovani che erano con Ilaria e che hanno chiesto aiuto quando si è sentita male.
Anche sul fronte delle indagini medico/scientifiche si fa strada l’ipotesi che possa essersi trattato di una overdose o comunque di una dose di droga tagliata male, troppo forte per il suo organismo.
Oggi intanto dolore e commozione in una chiesa gremita nella quale Ilaria è giunta dentro una bara bianca circondata da rose per il suo ultimo viaggio