La Sicilia non aggancia la sia pur flebile crescita italiana e non approfitta delle opportunità offerte dalle nuove norme, sia pure precarie.
La regione ottiene un altro triste primato e si presenta come fanalino di corda in Italia per nuovi posti di lavoro nel 2015, in controtendenza rispetto al resto del paese che vede, per l’Inps, una crescita minima ma costante.
L’aumento del numero di nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato mostra in Sicilia solo un +12,1%. Un dato che stride rispetto a quello delle regione che agganciano la crescita come Friuli-Venezia Giulia (+82,9%), Umbria (+67,0%), Marche (+55,5%).
Dati che non riguardano il Nord del Paese ma, percentualmente, più il centro sud. La distribuzione dei nuovi rapporti di lavoro per qualifica presenta, nel periodo 2015 in esame rispetto al 2014, un leggero aumento della quota di impiegati, che passa dal 22,6% al 23,6%.
I dati forniti dall’Inps parlano anche di un aumento del full time con il 63,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi sei mesi del 2015. L’aumento rispetto al 2014 è, comunque, contenuto in soli 1,1 punti percentuali.