Finisce sotto sequestro il patrimonio dell’ex Presidente della cassa edile di Siracusa Paolo Pizzo. La Guardia di finanza ha sequestrato beni mobili ed immobili riconducibili ai familiari di Pizzo, in esecuzione di provvedimenti emessi dal G.I.P.
Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica Francesco Paolo Giordano e dirette dal Sostituto Procuratore Antonio Nicastro, sono state condotte dalla Compagnia di Siracusa.
I finanzieri hanno individuato quale indagato principale l’ex presidente dell’ “Ente scuola – Cassa edile “, accusato di essersi appropriato indebitamente di somme di denaro per un importo di circa 450 mila euro. La Cassa edile è un ente paritetico fra le organizzazioni sindacali dei
lavoratori e dei datori di lavoro, istituito dalla contrattazione collettiva per gli addetti del settore edilizio che eroga taluni benefici e provvidenze. Provvede al pagamento di alcune prestazioni economiche, relative a specifici istituti contrattuali ed eroga diversi trattamenti di carattere assistenziale e mutualistico. Il finanziamento di queste prestazioni è completamente a carico degli iscritti, e non vi è alcuna integrazione da parte dello Stato, o di altri enti pubblici.
L’indagato avrebbe apposto la firma falsa del vice presidente sulle distinte di richiesta di emissione degli assegni circolari. Per queste operazioni, infatti, è prevista una doppia firma di autorizzazione per operare sul conto corrente dell’ente: secondo l’accusa avrebbe, dunque prelevato delle somme, dal conto corrente intestato all’ “Ente scuola edile Siracusana”, a favore di alcune società riconducibili ai propri familiari.
I finanzieri hanno anche passato al setaccio i conti correnti dell’ ente, ricostruito i flussi di denaro illecitamente prelevato, accertato l’esistenza di ulteriori soggetti, a cui il medesimo aveva trasferito gli ingenti proventi illeciti.
Sotto inchiesta sono finiti anche la figlia ed il genero dell’ ex presidente dell’ “Ente scuola cassa edile”, per le ipotesi di riciclaggio avendo accettato ed incassato sui conti correnti a loro riferibili somme di provenienza illecita senza qualsivoglia titolo giustificativo.
Le Fiamme Gialle hanno quantificato il profitto illecito, conseguito e reimpiegato dall’ex presidente della Cassa edile di Siracusa, in una somma pari a 450.000 euro circa.
Sono, così, stati sequestrati beni mobili, immobili e conti correnti degli indagati.