A partire da domani e sino al 6 gennaio 2016 saranno vietati su tutto il territorio comunale accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari. Lo ha stabilito il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, con un’ordinanza sindacale.
“Ogni anno, a livello nazionale, aumenta sempre più il numero di infortuni, anche di grave entità, causato dall’uso, sempre più frequente, di petardi, botti e artifici pirotecnici per festeggiare la notte di Capodanno – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -. E sebbene questi prodotti facciano ormai parte di tradizioni e abitudini consolidate, è notevole lo stress che il fragore può provocare su anziani, bambini, soggetti cardiopatici e animali domestici. Per tali motivi, – ha aggiunto Orlando – questo provvedimento si è reso necessario al fine di tutelare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana e per gestire le attività di prevenzione e contrasto, anche nelle situazioni in cui si verificano comportamenti che possono alterare il decoro urbano”.
La violazione dell’Ordinanza comporterà l’applicazione di sanzioni amministrative di importo compreso che potrà andare da 25,00 euro fino 500,00 euro nei casi più gravi e pericolosi. Previsto il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la successiva confisca, fatte salve, inoltre, eventuali e ulteriori sanzioni penali e amministrative disposte dalla Legge 689/1981.
“Al di là degli aspetti e dei divieti formali – ha concluso il sindaco - faccio appello a tutti i cittadini perché riconoscano la pericolosità dei ‘botti’ per sé e per gli altri, soprattutto per i più piccoli. Ci sono tanti, più sani e più civili modi per festeggiare il nuovo anno”.
Così Palermo si accoda a Messina, prima città ad avere emanato l’ordinanza sindacale che vieta i botti, a Catania, Siracusa e da ultimo Gela. Ma sono numerosissimi i comuni che hanno fatto questa scelta mirando a salvaguardare l’integrità di persone e animali.
La domanda sorge spontanea: ma che schieramento di forze dell’ordine ci vorrà per far rispettare questa ordinanza nella notte di Capodanno soprattutto nelle borgate e nei quartieri popolari? E nella ‘inesistente’ piazza politeama dove si terrà il concerto e vie limitrofe (fino al Borgo vecchio) a Palermo il comune garantirà il rispetto dell’ordinanza?