Nuovi problemi per l’avvio del tram di Palermo. Rischia di andare definitivamente delusa l’attesa dei palermitani dopo la promessa dell’amministrazione secondo la quale entro la fine del 2015 il tram a Palermo avrebbe visto la luce e sarebbe entrato in funzione.
Mentre resta in alto mare il contratto di servizio e con esso i tempi di avvio e la gestione dell’infrastruttura per la mobilità pensata durante la precedente sindacatura Orlando, condotta verso la gara d’appalto da Cammarata Sindaco ed adottata dalla nuova giunta Orlando in carica, adesso è la Guardia di Finanza a sparigliare le carte con il sequestro degli incartamenti relativi al contratto d’appalto dell’opera pubblica e dei documenti che riguardano i costi di esecuzione. Non è noto se si tratti di una indagine nuova o della prosecuzione di quella del 2013 quando fu aperto un fascicolo contro ignoti. Il Pubblico Ministero che ha disposto le indagini in questo caso è Daniela Varone.
Non si è fatta attendere la dichiarazione del Sindaco Orlando non appena si è diffusa la notizia della visita delle Fiamme Gialle presso gli uffici comunali.
“L’attuale Amministrazione, insediatasi nel 2012, ha sempre posto la necessaria attenzione alla gestione dell’appalto del TRAM, la cui vicenda amministrativa era già in corso all’atto da tempo.
Dal momento del nostro insediamento è stato massimo l’impegno per il superamento della situazione di stallo che avevamo trovato, così come massima è stata l’attenzione perché ogni singolo passaggio formale e sostanziale avvenisse nel più rigoroso rispetto della normativa in materia anche con relazioni doverosamente inviate nel tempo dalle strutture competenti a tutti gli organi di controllo dalla procura all’Anac.
E’ scontato che l’Amministrazione ha collaborato e collaborerà per quanto di sua competenza ad ogni esigenza degli Organi inquirenti, impegnati a verificare la regolarità dell’intero iter di questa importante opera pubblica.”