“La nostra posizione su Crocetta non cambia, non abbiamo unito i nostri voti a quelli del Movimento 5 Stelle e non voteremo le loro proposte in quanto strumentali”.
Angelino Alfano a Palermo per la presentazione del suo libro, parla di terrorismo e dell’inesistenza di rischio zero ma risponde anche dell’appoggio fornito da Ncd al governatore Rosario Crocetta in occasione della mozione di sfiducia. un appoggio che è noto essere ormai organico al governo della regione attraverso la nomina di un assessore tecnico d’area ma che Ncd continua a negare.
Non un appoggio organico, dunque, ma la voglia di distinguersi dai 5 stelle, secondo il ministro nonché vice premier. una posizione che lo vede distante dall’altro ‘padre nobile’ di Ncd, il senatore Schifani, che invece avrebbe votato la mozione di sfiducia.
“Verifico che ci sono posizioni diversificate nel mio partito e questo mi dispiace. Io rimango dell’idea che se fossi stato deputato regionale avrei votato la sfiducia a Crocetta”.
“Mi auguro si faccia chiarezza su quel che sta accadendo in Sicilia – ha aggiunto – perché si rischia di essere male interpretati da una base parlamentare e da tanti elettori che sono rimasti perplessi da questa scelta di manifestare palesemente una fiducia ad un Governo con cui ci si è misurati in maniera dialettica e che si è contrastato per le anomalie e le gravi responsabilità che si e’ assunto nel guidare la Sicilia in questi
anni”.
“Rispetto la posizione del Ministro Alfano sulla vicenda che è certamente autorevole – aggiunge Schifani con un pizzico di di sarcasmo, ma poi spegne la polemica - può capitare ogni tanto di avere punti di vista diversi nella logica di fare in modo che questo partito possa mantenere inalterata la propria identità e rispettare l’umore della base elettorale”.