“Pago le tasse solo allo Stato. Non un soldo alla mafia”. E’ risoluto Daniele Matta, figlio dell’ex presidente del Palermo Calcio, non ha intenzione di sottostare alle richieste del pizzo. La notte tra giovedì e venerdì qualcuno ha messo della colla nei lucchetti nel suo negozio Men&co in corso Finocchiaro Aprile a due passi dal Tribunale.
Una intimidazione che fa scalpore visto che appena qualche giorno fa i carabinieri con i 38 arresti avevano assestato un colpo al mandamento proprio di Porta Nuova dove rientra anche il negozio. Evidentemente la cosca si è messa al lavoro.
“Mi è stato detto che questa è la prassi che usano i mafiosi per agganciare i commercianti, anche se io non sono mai stato avvicinato da questi personaggi – dice Daniele Matta – Secondo il loro rituale adesso si presenteranno per la “messa a posto”. Se così fosse, è inutile che mi contattino, io pago le tasse soltanto allo Stato e a nessun’ altro”. Daniele Matta da meno di un mese ha aperto il negozio di vestiti.
Venerdì mattina al momento di aprire i locali ha trovato la serratura del lucchetto corazzato completamente cosparsa di colla. “Ho consegnato alla polizia le immagini delle videocamere e ho immediatamente chiamato il mio avvocato per farmi assistere in questa battaglia, che prima di tutto è di civiltà – continua il commerciante – In questa attività ci sto mettendo tutte le mie energie, in un momento di crisi, con gli affari che non sono ancora decollati, ho il dovere di difendere la mia azienda. Non fa parte della mia cultura rivolgermi al referente della zona per sistemare le cose. Io lotterò fino alla fine per la mia azienda”.
Ieri sera l’ avvocato Giovanni Albanese ha presentato la denuncia al commissariato della Zisa allegando le immagini dell’ impianto di videosorveglianza.