E’ arrivato oggi a deporre al processo sulla trattativa Stato-mafia l’ex presidente della Camera Luciano Violante. “Ritenni subito che le bombe del ’93 a Roma e a Milano erano finalizzate a intavolare un dialogo – ha detto – me ne convinsi perche’ furono fatte esplodere di notte, al contrario di quanto si sarebbe fatto se si volevano i morti”.
“Ritenni, allora, – ha aggiunto Violante – che l’unica contropartita che Cosa Nostra potesse pretendere era un allentamento del 41 bis, misura amministrativa che non doveva passare per il Parlamento”.
Violante ha poi detto di essersi stupito della sostituzione, al vertice del Dap, di Nicolo’ Amato con Adalberto Capriotti.
“Amato aveva lavorato bene – ha aggiunto – e venne sostituito con una persona non particolarmente esperta. Non so bene cosa ci fosse dietro, ma non misi in collegamento il fatto con le mancate proroghe dei 41 bis per alcuni mafiosi”.