E’ tornato a Palermo per qualche ora, per partecipare alla manifestazione di disvelamento della ricostruzione del Caravaggio rubato anni fa insieme al Presidente della repubblica. Poi è volato di nuovo via dalla Sicilia diretto a Firenze per la Leopolda.
Il Presidente della Regione Rosario Crocetta fa ormai solo blitz inattesi e di poche ore a Palermo per evitare di dover incontrare politici ed elettori e anche siciliani vari.
Lui, il più amato dai siciliani in base alle sue percezioni delle quali non lesina esempi, non ama più farsi vedere in circolazione e anche quando viene tiene ben riservati i suoi viaggi fino all’arrivo. Lavora tanto per la Sicilia e per i siciliani e infatti ha già pronto il piano B per il bilancio visto che i soldi da Roma non arriveranno, almeno non quelli richiesti.
Nel caso in cui fosse confermato l’emendamento alla legge di stabilità da 900 milioni di euro e non da 1,4 miliardi come era stato richiesto dalla Sicilia allo Stato ci sarebbe già pronta un’altra versione del bilancio di previsione 2016 da mandare in discussione.
Quale sia il piano B però crocetta non lo rivela limitandosi ad annunciare che la prossima settimana ha in programma un incontro con il sottosegretario De Vincenti, l’ennesimo dall’apertura di questa trattativa, in media uno la settimana. QWuesto sarebbe il sesto, senza aver visto ancoralo straccio di una soluzione condivisa.
Ma il governatore, che pure dice di lavorare insieme al governo Renzi, usa il bastone e la carota e attacca la politica che impedisce alla Sicilia di recuperare quelle risorse “Dietro all’emendamento alla legge di stabilità da 900 milioni anziché da 1,4 miliardi, c’è la solita politica nazionale dei pregiudizi nei confronti della Sicilia, come se volessimo soldi aggiuntivi – dice Crocetta che sotiene che l’accordo c’è anche se non rispettato -. Noi vogliamo solo che l’isola sia allineata alle altre Regioni eliminando le discriminazioni che abbiamo subito”.
Ma il nemico, stavolta, non è Renzi ne i renziani “Il governo Renzi non c’entra nulla sull’emendamento in commissione Bilancio, anzi ha fatto la sua parte e stiamo lavorando insieme per risolvere la questione. Invito tutti alla calma. Dobbiamo lavorare tutti insieme. C’e’ ancora tempo per cercare di risolvere la questione”.
Un invito alla calma che suona tanto con l’hashtag ‘staisereno’ lanciato proprio da Renzi al suo predecessore Gianni Letta.
Ma a rassicurare stavolta ci pensa il renziano Luca Sammartino con una inattesa nota inviata alla stampa. “I 500 milioni di euro mancanti per chiudere il bilancio della Regione siciliana arriveranno nell’arco della prossima settimana a prescindere dall’emendamento alla legge di stabilità che ne prevede 900. La Sicilia avrà per intero la somma di 1 miliardo e 400 milioni richiesta”
“Roma sta facendo la sua parte e la farà fino in fondo – continua Sammartino – tocca, invece, alla Sicilia dimostrare di essere in grado di utilizzare bene e nell’interesse dei siciliani questi soldi”.
“Non è più tempo di sterili polemiche basate sul nulla – conclude Sammartino – ma è tempo di responsabilità da parte di tutti”