Le corse clandestine, a Messina, sono una triste consuetudine. Quasi ogni domenica mattina, poco prima dell’alba, il Viale Giostra s’improvvisa ippodromo: svariate decine di ciclomotori sfrecciano nell’oscurità, per fare da apripista ai cavalli al galoppo.
Un clima d’illegalità s’impossessa quindi prepotentemente del giorno festivo della settimana e spesso ci scappa il ferito; magari in uno scontro tra calessi o a causa di uno scivolone di qualche centauro.
Domenica scorsa a farne le spese sarebbero stati due fantini, le ruote delle carrozzelle si sarebbero sfiorate e i malcapitati si sarebbero schiantati rovinosamente sull’asfalto. Secondo voci di corridoio, uno avrebbe anche riportato un vasto ematoma cranico.
Nessuna richiesta di soccorso al 118, ovviamente, solo un trasferimento presso un centro sanitario cittadino. I fantini per giustificare le ferite avrebbero indicato una caduta casuale.
Eppure credo sia possibile arginare il fenomeno: un sistema di telecamere posizionato lungo il “percorso” per individuare i partecipanti, potrebbe fungere da deterrente. Per raggiungere un certo grado di civiltà, talvolta, si rendono necessarie scelte invasive; come la videosorveglianza continuata.
(foto repertorio)