Si scioglie il mistero che stava intorno ai file criptati e alle banche dati irraggiungibili per gli uffici regionali dopo il blocco dei servizi informatici regionali del 30 novembre e 1 dicembre. Con un blitz notturno Sicilia e servizi ha staccato la linea e ha portato banche dati e server nel centro meccanografico istituito a palermo in via Thaon de Revel con backup nei cantinati dell’assessorato regionale all’economia in via Notarbartolo.
Un blitz che mette la regione in condizione di sganciarsi da Engenering, il socio privato con il quale è in corso un contenzioso da 114 milioni di euro, ma che inasprirà il medesimo contenzioso. peraltro il sistema non è ancora del tutto autosufficiente oltre ad avere tutti i problemi noti proprio in periodo di rendicontazione Ue.
Ad ammettere l’intera operazione con orgoglio è stato l’amministratore di Sicilia e servizi Antonio Ingroia che oggi ha incontrato la stampa per esultare “Lo dico senza enfasi, quella di oggi è una giornata storica perchè siamo sulla strada giusta per mettere fine alla dipendenza
intollerabile e inaccettabile della Sicilia nei confronti dei privati in materia informatica”
“Oggi cominciamo a essere autonomi – dice Ingroia – non lo siamo ancora del tutto ma lo saremo nel giro di pochi giorni. I nostri tecnici hanno lavorato giorno e notte, sbattendo anche contro il muro di gomma della burocrazia regionale, rendendo il nostro centro tecnico idoneo a diventare il centro tecnico master del sistema per sostituirsi a quello di Pont Saint Martin”.
Mercoledì, alla ripresa delle attività di sportello di molti uffici regionali e decentrati, si saprà se il sistema funziona veramente