Rosario Crocetta è notoriamente un intellettuale dai ragionamenti raffinati e dai sillogismi complessi. E questo rende la sua risposta di oggi a Vecchioni (leggila qui) un rebus di difficile lettura.
Il primo elemento che sta destando parecchie perplessità è la copia del Giornale di Sicilia, collocata proprio sopra il dindolino governativo. Perché è stato scelto questo quotidiano e non l’altro, Repubblica, che fa bella mostra davanti al presidente? E’ un messaggio subliminale nei confronti dell’editore Ardizzone e del direttore Pepi, che tutta la plebe leggerebbe con ‘il giornale me lo sbatto sul bastone della rivoluzione’?
Ma c’è anche un altro elemento allegorico, degno del machiavellico genio che è il presidente della regione, ovvero la presenza eretta – e non è un caso- della Coca zero, immortalata in primo piano nella fotorisposta. Che sia un modo per rimarcare che, causa assenza dell’illustre luminare della chirurgia plastica Matteo Tutino, il presidente si sia messo a dieta?
Purtroppo, data l’assoluta riservatezza che contraddistingue l’operato di Crocetta, non riusciremo a sapere se la lettura ai simboli da lui esposti oggi, sia corretta o meno. Resta oggi solo una certezza: nessuno si azzarderà mai più a criticare la Sicilia. Chi correrebbe il rischio di ricevere come replica una foto di Crocetta completamente nudo (perché lui è abbronzato integralmente come ha fatto sapere quest’estate) magari sul palcoscenico del teatro greco di Siracusa?