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Catania, figuraccia al Massimino:incassa tre gol dal Benevento

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Male, anzi malissimo. Un Catania inguardabile gioca la peggiore partita della stagione e perde 3 a 1, al Massimino, contro un Benevento tutt’altro che irresistibile in 10 uomini, in pratica, per tutto il secondo tempo. Una giornataccia che non complica più di tanto la corsa salvezza, ma che chiude la porta, forse definitivamente, a qualsiasi velleità diversa dalla permanenza in LegaPro.

LA PARTITA. La prima occasione è per il Benevento: pallone rubato a centrocampo e servizio per Marotta che, tutto solo, calcia alto. Il Catania sembra non essere uscito dagli spogliatoi: errori macroscopici e palloni su palloni regalati agli avversari. Il Benevento mette sotto pressione il Catania e il pubblico fischia: Marotta ci prova da lontano, Bastianoni respinge. Il Benevento c’è, il Catania no. Ciciretti fa quel che vuole: dribbla, si libera e conclude, ma il portiere rossazzurro respinge ancora.

Un Catania poco brillante riesce anche a segnare con Calil, ma l’arbitro Piscopo annulla per fuorigioco. Fuoco di paglia: Ciciretti continua a spadroneggiare nella difesa rossazzurra, serve Marotta ma il suo tiro viene deviato. Il primo tempo finisce tra i fischi dei tifosi rossazzurri.

Nella ripresa Pancaro inserisce Russotto al posto di Calderini, ma non succede gran che. Anzi: è il Benevento a passare con Ciciretti che trova un gran gol da 25 metri. Conclusione pregevole, ma agevolata dalla mancanza di pressione della retroguardia rossazzurra. Benevento in vantaggio e Catania sulle gambe, in balia dell’avversario che, però, prova a rimettere in partita i rossazzurri.

Mattera colpisce Bastianoni mentre il portiere prova a rinviare, secondo giallo e Benevento in 10. Il Catania si sveglia: Calil, di testa, sfiora la traversa. Entra anche Russo al posto di Musacci ed Agazzi ritorna nella sua posizione ideale di regista. Il Catania non decolla e il Benevento raddoppia: cross di Pezzi e fallo di mano di Rossetti. Mazzeo realizza anche se Bastianoni sfiora il pallone. Entra anche Plasmati e succede di tutto: Piscopo assegna un rigore al Catania per un fallo su Calil, il Benevento protesta, l’arbitro si consulta con l’assistente e cambia idea.

A protestare è il Catania che, però, troppo tardi si sveglia. Scarsella sfiora l’uno a due in spaccata, poi è Russotto a sbagliare un gol fatto su cross di Nunzella. Nei minuti finali il Benevento trova la terza rete, in contropiede, ancora con Ciciretti. Poi nei minuti di recupero Nunzella trova la rete della bandiera su calcio di punizione. Finisce 3 a 1, per il Catania è notte fonda.

a cura di Sicra


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