Via libera anche in Sicilia all’assegno di ricollocazione finalizzato al reimpiego di lavoratori fuoriusciti dai cicli produttivi. L’assessore regionale al Lavoro, Gianluca Miccichè, riconoscendo il rapporto tra consulenti del lavoro ed imprese, intende coinvolgere i 2.200 consulenti del lavoro che operano in Sicilia tramite la Fondazione per il Lavoro, per favorire l’incontro fra domanda e offerta di impiego.
E’ uno dei risultati dell’incontro svoltosi oggi a Palermo fra l’assessore Miccichè e la Consulta regionale degli Ordini dei consulenti del lavoro, che martedì scorso a Enna ha rinnovato i vertici eleggendo presidente Leonardo Giacalone (Trapani), vicepresidente Salvatore Musumeci (Catania) e tesoriere Enrico Vetrano (Agrigento).
L’assegno di ricollocazione, che attribuisce a ciascun lavoratore licenziato una somma, variabile in base al profilo, da spendere per l’ottenimento di un nuovo impiego, è pronto a partire anche in Sicilia: Miccichè ha spiegato che, essendo stato emanato il regolamento nazionale, è pronto quello regionale.
L’assessore ha anche comunicato che da ieri è in funzione la piattaforma informatica su cui inserire i documenti relativi al credito d’imposta dell’avviso 1/2012, chiedendo ai consulenti del lavoro di collaborare per non perdere le somme e per completare tale operazione entro il prossimo 12 dicembre, consentendo così agli uffici di rendicontare entro fine anno le spese all’Unione europea.
Miccichè si è poi impegnato a confrontarsi con tutti gli attori del mercato del lavoro, compresi i consulenti del lavoro, sia per definire un nuovo accordo regionale sulla Cassa integrazione in deroga che riscriva i criteri adeguandoli alla recente riforma del Jobs Act, sia per riprogrammare le risorse del 2016 destinate alle politiche attive del lavoro.
Quanto a Garanzia Giovani, i consulenti del lavoro si sono impegnati a fornire i dati su quanti, fra coloro che hanno ottenuto un tirocinio tramite la Fondazione per il Lavoro, sono poi stati stabilizzati con rapporti di lavoro. L’intento è quello di poter utilizzare in seguito questi strumenti di ingresso verificandone la reale efficacia finalizzata alla creazione di occupazione stabile.
I consulenti del lavoro hanno chiesto all’assessore un maggiore coordinamento fra i centri per l’impiego che ne renda omogenei i comportamenti; e un potenziamento degli organismi di vigilanza “per contrastare il lavoro nero e irregolare – ha dichiarato Leonardo Giacalone – , fenomeno il cui impatto in termini di sfruttamento e di concorrenza sleale ha superato ogni limite sostenibile dal mercato del lavoro e dalle imprese sane”.