Si chiama SOS Ballarò. E’ una associazione palermitana nata dal basso che vuole creare una comunità che veda, nell’eterogeneità del quartiere, il valore e non un ostacolo.
E già nel nome stesso c’è il grido di allarme di un quartiere che muore intorno al suo storico mercato anch’esso in crisi. Per questo lunedì 30 novembre a Santa Chiara si svolgerà il primo incontro di confronto pubblico sulle problematiche che riguardano il quartiere Albergheria e il mercato storico di Ballarò, al quale parteciperà il Sindaco e la giunta comunale.
Da circa 2 mesi associazioni, residenti, commercianti, operatori culturali, turistici e sociali si riuniscono in una assemblea pubblica che settimanalmente si incontra per discutere dello stato di vivibilità e di abbandono che riguarda il quartiere Albergheria e il Mercato Storico di Ballarò.
L’invito è esteso a chiunque condivide la necessità di un coinvolgimento degli abitanti, degli operatori economici, culturali e sociali nei processi decisionali che riguardano il luogo dove si vive e si lavora.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di animare, dal basso, il momento di transizione che il quartiere vive. Un momento caratterizzato da una inedita fase di controllo e repressione che in nessun modo, da sole, possono segnare una reale differenza nella vita delle persone e che, anzi, possono se isolate scavare ulteriormente nel fossato che divide Ballarò dal resto della città.
“Quello che chiediamo - dicono i promotori – è un “secondo tempo”, in cui contemperare il rispetto dei doveri al riconoscimento dei diritti, mettendo al riparo il quartiere dalla desertificazione commerciale e da intenti speculativi. Un percorso di crescita collettiva oltre che di confronto con le istituzioni, perché solo imparando a conoscersi è possibile mettere a valore l’eterogeneità sociale e culturale che contraddistingue il quartiere”.