In casa Catania l’umore è nero. Nei giorni scorsi il collegio di garanzia del Coni ha confermato i punti di penalità inflitti dalla giustizia sportiva al club rossazzurro per i fatti legati all’inchiesta ‘Treni dei gol’. Il Catania sconterà per intero la sua pena. Ma le grane sembrano non finire per il club etneo che è stato nuovamente deferito dal procuratore federale, a seguito di segnalazione della Covisoc, al Tribunale federale nazionale il Catania.
La società etnea deve “rispondere, a titolo di responsabilità diretta, del comportamento posto in essere dal sig. Pablo Gustavo Cosentino, all’epoca dei fatti in contestazione legale rappresentante pro-tempore della società, per non aver depositato presso la Lega Nazionale Professionisti Serie B, entro il termine del 25 giugno 2015, la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti, fino al mese di aprile 2015, ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo”.
Va ricordato che l’ex ad, solo un giorno prima della scadenza in questione, era finito ai domiciliari assieme all’ex presidente Pulvirenti e agli altri indagati nell’inchiesta della procura etnea. In quei giorni in casa Catania si registrò un vero e proprio stallo che potrebbe avere determinato il mancato deposito della dichiarazione. Con questo nuovo deferimento il club rischia un ulteriore punto di penalizzazione.
E non ha parlato solo di calcio giocato Pippo Pancaro: l’allenatore, come di consueto, si è presentato ai giornalisti prima della trasferta contro la Lupa Castelli Romani.
“Mi aspettavo una pena più equa, non stiamo simpatici a qualcuno probabilmente, ma tutti insieme supereremo tutto. Stiamo pagando in modo eccessivo, la pena a tutti è sembrata troppo ingiusta! Ma non voglio piangermi addosso”, ha commentato Pancaro la decisione del collegio di garanzia del Coni.
“Pronti tutti a rimboccarci le maniche, a dare il massimo del massimo…”, ha poi assicurato.