Ieri un’agente della polizia municipale di Palermo è finito in ospedale. Un coperchio delle tapparelle è caduto e lo ha colpito alla testa spendendolo in ospedale. Nei giorni scorsi per due volte l’intonaco nella sala operativa è crollato.
Per fortuna non ci sono stati feriti. Il grande palazzo di via Dogali sede del comando provinciale è davvero malconcio. Diventato un pericolo lavorare all’interno.
“E’ da tempo che chiediamo interventi per garantire gli impiegati negli uffici comunali. Il Csa, sempre attento alle problematiche dei lavoratori in funzione dei servizi da rendere ai cittadini, scrive per segnalare le gravi carenze strutturali degli immobili in cui i dipendenti della Polizia Municipale sono costretti a lavorare e chiede una verifica degli ambienti di lavoro, a tutela del personale impiegato nei plessi di Via Carlo Amore e di Via Dogali. – dice Nicola Scaglione segretario provinciale del Csa – Il personale del Corpo di Polizia Municipale attualmente è molto esposto a rischi per la salute e la sicurezza, sia nei locali dell’autoparco di via Amore, sia nei locali di via Dogali per le cattive condizioni degli immobili che sono insicuri strutturalmente, probabilmente per la cattiva gestione o manutenzione.
Presso l’autoparco di via Amore, appena qualche mese fa è avvenuto in occasione di una copiosa precipitazione un allagamento per fuoriuscita di acqua dai tubi di scarico che corrono lungo il tetto del locale adibito a sede lavorativa del personale addetto all’uscita dei mezzi, analogo destino è toccato agli spogliatoi del personale che si è allagato.
Proprio in queste ultime settimane due volte il tetto della centrale operativa è crollato. Adesso anche il collega ferito”. Una situazione che non è più tollerata dai vigili urbani che chiedono verifiche e controlli sulla struttura e magari accelerare il trasloco in via Ugo La Malfa. “Abbiamo messo in atto tutte le misure per garantire la sicurezza dei dipendenti del comando – dice il comandante Vincenzo Messina – Siamo in attesa di traslocare nella nuova sede in via Ugo La Malfa. Adesso ho contattato la ditta che ha messo in sicurezza lo stabile e chiederò nuove verifiche. Ho chiesto anche l’intervento della protezione civile comunale per verificare se alcuni lavori in via Dogali sono stati eseguiti nel rispetto della sicurezza per i lavoratori”.