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Saldi invernali dal 2 gennaio Pubblicato il contestato decreto

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I saldi di gennaio 2016 saranno anticipati al 2 e non più al 5 come inizialmente previsto. E’ stato, infatti, pubblicato il decreto dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive Mariella Lo Bello che lo aveva firmato durante il suo periodo di interim, quando un governo regionale non c’era.

Il decreto andato in gazzetta ufficiale oggi non si limita ad anticipare i saldi ma, di fatto, liberalizza il settore, in quanto concede ai commercianti l’autorizzazione ad effettuare vendite promozionali dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre, cioè in tutti quei mesi in cui non ci sono saldi.

“ Abbiamo voluto – afferma Mariella Lo Bello – rendere più fluido un sistema di norme che ci è apparso non adeguato alle esigenze dei commercianti e dei consumatori, in particolar modo in un momento di crisi. Per questo l’accordo concluso con le associazioni di categoria e racchiuso nel decreto, va in questa direzione, ritenendo la liberalizzazione del mercato, rispetto a queste specifiche tematiche, assolutamente necessaria e di grande aiuto a consumatori e imprese”.

A nulla sono valse proteste e prese di posizione dei commercianti contro la ‘liberalizzazione mascherata’.  “Trovo gravissimo che un rappresentante di Governo – aveva commentato Patrizia Di Dio, Presidente di Federmoda Palermo e di Confcommercio Palermo – abbia preso una decisione come quella sull’anticipo dei saldi di fine stagione, senza avere approfonditamente valutato le ricadute che ciò ha sulla nostra categoria e senza prendere in considerazione la precisa posizione di Federmoda di Confcommercio che è la più rappresentativa associazione di categoria del settore”.

“La posizione iperliberista dell’Assessorato Regionale delle Attività Produttive è una evidente aggressione nei confronti di quel dettaglio tradizionale indipendente che noi rappresentiamo – dice la Di Dio -, di quel multibrand che con grandissima fatica ha resistito in questi anni difficili. Noi non rappresentiamo la grande distribuzione la quale, evidentemente, ha avuto un particolare ascendente nei confronti di un Assessore che non riesco a definire competente vista la decisione che ha assunto non solo in merito all’anticipazione della data dei saldi, ma anche all’estensione praticamente a tutto l’anno del periodo delle promozioni”.

“La nostra proposta riguardo all’inizio dei saldi invernali è stata quella del 5 gennaio, vigilia del giorno dell’Epifania, quindi un giorno prefestivo e, comunque, una data che rispecchia una proposta nazionale di Federmoda per far sì che tutte le regioni inizino contemporaneamente i saldi . L’assessore – continua la Di Dio – ha sostenuto che il giorno 5 non va bene perché cade di giorno feriale (inizio settimana) , ma è una tesi letteralmente infondata: il 2 di gennaio l’anno venturo cade di lunedì! Seguendo questa “logica” l’anno prossimo i saldi li faremo sabato 31 dicembre? E l’anno dopo?”.

“Oltretutto – aggiunse la Di Dio – la scelta del 2 di gennaio impone ai nostri operatori e ai loro collaboratori di lavorare il 1° di gennaio, dimostrando così di non avere avuto alcun rispetto per le problematiche che ciò comporterà per gli operatori e per i lavoratori del settore e mi chiedo: in Assessorato faranno altrettanto?”


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