Scatta la confisca per i beni di Giuseppe Capizzi, 46enne ritenuto elemento di spicco della cosca di Ribera. Il provvedimento è stato emesso dalla Seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento e riguarda beni già sottoposti a sequestro su proposta del procuratore di Palermo che aveva condiviso le risultanze dei complessi accertamenti patrimoniali e bancari svolti da personale della Dia agrigentina.
Ad eseguirlo è stata la Dia di Agrigento che ha completato stamani le notifiche di confisca.
La famiglia Capizzi, secondo le risultanze giudiziarie, dalla metà degli anni ’80 avrebbe rivestito un ruolo di rilievo all’interno di cosa nostra agrigentina.
La confisca ha riguardato una impresa agricola con sede a Ribera, nonché il saldo attivo di un conto corrente, per un valore complessivo di circa 90.000 euro. Nell’ambito del medesimo procedimento di prevenzione, il Tribunale di Agrigento ha applicato la misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, per la durata di quattro anni.