Vi ricordate la campagna pubblicitaria della Rap, l’azienda per la raccolta rifiuti di Palermo, che per promuovere la raccolta dei rifiuti ingombranti metteva fra gli stessi rifiuti anche la suocera? Quella campagna che fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 fece scoppiare polemiche e reazioni fra chi la considerava di cattivo gusto e offensiva dell’universo femminile e chi, invece, parlava di gettare via lo stereotipo e non la donna.
Dopo lo stop a quei manifesti (rimasti comunque a lungo per le strade di Palermo), l’azienda dei rifiuti del capoluogo isolano decise di avviare un bando per la selezione di idee e creazioni destinate ai nuovi spot per promuovere la corretta raccolta dei rifiuti e la differenziata.
Uno dei due soggetti messi a bando era proprio la raccolta dei rifiuti ingombranti. Un bando al quale hanno partecipato ben otto aziende, piccole, medie e grandi. Si tratta di aziende locali come di aziende dal respiro internazionale. solo per fare qualche esempio sono arrivate proposte da agenzie che hanno curato la comunicazione del padiglione Italia ad Expo dopo aver vinto una gara internazionale da diversi milioni di euro ma che sono state impegnate (e lo sono ancora) in attività legate al Psr in Sicilia, dunque ai fondi comunitari; che hanno curato progetti come ‘invasioni di libertà a Gela’ per la commemorazione dello sbarco degli americani ed innumerevoli altre iniziative in giro per l’Italia.
Ebbene fra le otto proposte arrivate nessuna è all’altezza delle aspettative della Rap. Per dirla in poche parole non c’è una proposta in grado di essere all’altezza della campagna delle polemiche che, così sembrerebbero valutare alla Rap, resta migliore di qualsiasi nuova idea.
Equesta inadeguatezza viene messa nero su bianco attraverso una raccomandata inviata a tutti i partecipanti alla gara per annullare la gara stessa. “Esaminate le offerte pervenute – scrive la Rap a firma del suo presidente Sergio Marino – ritenuto che nessuna proposta, complessivamente valutata, soddisfa le esigenze e le aspettative del committente e considerato che l’avviso prevede la possibilità di interrompere la gara si è determinato di non procedere alla proclamazione di alcun vincitore e di interrompere, dunque, la procedure de qua”.
Ignota allo stato la composizione della commissione valutatrice e soprattutto i motivi di una tela scelta, resta ignota anche l’intenzione della Rap riguarda a questa gara. Cosa farà, adesso, la Rap. Indirà nuova gara o rinuncerà alla campagna promozionale e pubblicitaria? certamente non procederà ad un affidamento diretto che lascerebbe molti dubbio di legittimità
O forse è più probabile che proceda ad una campagna pubblicitaria realizzata in house. Palermo aspetta una ‘suocera bis’ stavolta magari da riciclare con le annesse polemiche. Anche se i pubblicitari sanno bene che non c’è campagna più riuscita di quella che crea tensioni e polemiche