Si conclude con il premio Class Expo Pavilion Heritage Awards, destinato ai padiglioni protagonisti di Expo, l’avventura milanese del Cluster Biomediterraneo della Regione Siciliana, che ha totalizzato oltre 2,5 milioni di visitatori in questi sei mesi.
Il Cluster siciliano è stato premiato per aver interpretato e comunicato al meglio il tema dell’Esposizione Universale, lasciando così la migliore eredità per le nuove generazioni, in termini di impatto, interesse, cambiamenti delle abitudini di consumo e rispetto per quanto il pianeta produce, sul tema Nutrire il Pianeta Energia per la Vita.
Traccia un bilancio positivo dell’esperienza siciliana all’Expo Dario Cartabellotta, responsabile Unico del Cluster Biomediterraneo, nonostante le grandi difficoltà organizzative che il padiglione dell’Isola ha affrontato nei primi giorni. “Le partite si giocano sempre fino alla fine. In questi sei mesi ho visto due generazioni di chef siciliani, fortemente motivati, grandi innovatori e conoscitori del territorio – afferma Cartabellotta – che hanno fatto venire a migliaia di visitatori non solo l’acquolina in bocca, ma anche la voglia di visitare la Sicilia.
Ubicato nel posto più visitato di Expo, tra l’albero della vita e Palazzo Italia, il Cluster BioMediterraneo, secondo gli organizzatori, vince la sua sfida e chiude i battenti con un bilancio positivo e visite da record. Il Cluster ha registrato 2,5 milioni di visitatori.
Le presenze sono cresciute nel tempo grazie alla comunicazione e ad un passa parola sulla varietà, la ricchezza e la curiosità: 117 mila presenze a maggio, 180 mila a giugno, 124 mila a luglio, 300 mila ad agosto, 720 mila a settembre, 1 milione a ottobre.
Secondo i responsabili del Cluster, la Sicilia, con oltre 350 aziende partecipanti e circa 100 comuni, risulta, quindi, la Regione d’Italia che ha avuto il più grande impatto tra i milioni di visitatori di Expo, valorizzando e promuovendo in maniera unica le eccellenze dei territori, delle aziende e dei prodotti siciliani.
Due milioni e trecentomila euro i ricavi del Cluster, che non ha avuto stanziamenti di risorse dalla Regione Siciliana per la gestione e il funzionamento: quasi un milione di euro è stato ricavato dalla vendita di cibo, vino e prodotti siciliani nei 4 chioschi del Cluster (26% nel Wine bar-ristorante, 27% nel Forno con pane e pizze di tumminia, 6% nel Market del Mediterraneo, 17% nel chiosco dei dolci, 4% nell’ape car destinata allo street-food e 20% nel banco granite); cinquecento mila euro sono stati ricavati dalla partecipazione di Aziende e Comuni e quasi un milione di euro dai Gruppi di Azione Locale (GAL) e Gruppi di Azione Costiera (GAC) che hanno realizzato nel Cluster la settimana di protagonismo e cooperazione mediterranea dei propri territori.
Sono stati 150 mila gli scontrini emessi (dato ai primi di ottobre) e 500 mila persone che hanno apprezzato i prodotti di Sicilia, ambasciatori straordinari della Sicilia, divenuta categoria del Food & Wine internazionale, in un appuntamento mondiale del cibo, dove ognuno ha mostrato le proprie identità, dalle carni di coccodrillo a quelle di zebra.
Hanno visitato, tra gli altri, il Cluster Biomediterraneo in questi 6 mesi: Premier e Ministri dei Paesi del Mediterraneo, il Cardinale Montenegro; il Presidente del Senato Piero Grasso; il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina; il Console della Palestina Hani Gaber; il Ministro della salute della Repubblica d’Angola Josè Van-Dunem; Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti; il Vice Ministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero; il Ministro dell’Ambiente di Hong Kong, Wong Kam-Sing; Il Ministro dell’Economia Libanese, Alan Hakim; il numero due dell’Onu e direttore generale dell’UNEP (United Nations Environment Programme) Achim Steiner; il Presidente della Camera del Commercio e dell’Industria della Tunisia, Mounire Mouakhar; il Primo Ministro del Governo Tunisino, Habib Essid; il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta; il Presidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, Bruno Marziano; Jean Todt, ex Amministratore Delegato della Ferrari; il critico Vittorio Sgarbi; il nutrizionista Giorgio Calabrese; il fondatore della catena Eataly, Oscar Farinetti; il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini; Federico Quaranta di Decanter di Rai Radio2; l’ex presidente della Camera Irene Pivetti; il calciatore Stevan Jovetic; l’atleta paralimpica, Giusy Versace; il pallavolista Andrea Lucchetta; il pilota motociclistico sammarinese, Alex De Angelis; il calciatore ivoriano, Yaya Tourè; il batterista dei Pooh, Stefano D’Orazio; l’attrice Maria Grazia Cucinotta; le Miss Italia Giulia Arena e Clarissa Marchesa, l’artista serbo Goran Bregovic; i Sindaci di 100 comuni siciliani e tante altre personalità del mondo delle istituzioni, della cultura e della stampa internazionale.
“Qui mi sento come a casa – ha dichiarato il Presidente del Senato, Piero Grasso – cannolo, cassata, anelletti al forno, e pasta con le sarde, la Sicilia è cultura e gastronomia. Questo spazio condiviso da più culture, ha aggiunto, è simbolo di armonia e integrazione”.
“Il Mediterraneo è visto come un mare che divide, ma nel Cluster Biomediterraneo, si uniscono Paesi culturalmente diversi – ha affermato il Presidente della Camera del Commercio e dell’Industria della Tunisia, Mounire Mouakhar – simbolo di quest’unione è l’ulivo, Fin dove c’è ulivo c’è Mediterraneo”.
Secondo Cartabellotta e il suo staff sono stati quindi raggiunti i tre obiettivi che la Sicilia si era posta: promuovere l’identità agricola, marinara e alimentare della Sicilia, favorire l’integrazione mediterranea e contribuire all’innovazione geopolitica.
“Ci siamo impegnati per sei mesi a creare collaborazione interculturale, a connettere menti e a raccontare territori – afferma Dario Cartabellotta – la Sicilia ha mostrato grande abilità nel valorizzare l’integrazione delle diversità, mostrandosi pronta ad affrontare le prossime sfide lanciate da Dubai 2020”.