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Tranelli, vendette e manuale Cencelli Pronta la giunta Crocetta quater

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Accordo quasi chiuso per dar vita al Crocetta quater. Il nuovo governo della Regione vedrà la luce domattina dopo un incontro fra il governatore ed i delegati dei partiti a iniziare dal segretario Pd  Fausto Raciti per formalizzare quanto già deciso nelle stanze delle trattative.

In serata, o più probabilmente nel corso della notte, saranno definiti gli ultimi dettagli ma nel frattempo salta il tentativo di una parte della maggioranza composta da quote del Pd e dell’Udc di rimpastare completamente le deleghe assessoriali per depotenziare alcune figure. Per evitare il tranello in serata la discussione si sposterà dalla valutazione sulle componenti del singoli partiti alle valutazioni d’area.

Per meglio far comprendere il ‘bilancino’ che si sta usando, basti pensare che attualmente il termine di paragone è stato di un assessore ogni quattro deputati portati alla maggioranza da ciascun gruppo. Così facendo si erano assegnati gli assessori al Pd, all’Udc e così via. Adesso lo stesso bilancino si userà per le aree, dunque si assegneranno un assessore ogni 4 deputati all’area Renzi, all’area Cuperlo, all’area alleanza Popolare e così via.

Dunque a conti fatti dell’area Renzi farebbero parte 14 deputati Pd contando anche i dem di Lupo, sette della nuova formazione Sicilia Futura e cinque dell’ex Megafono oggi Psi, gruppo al quale spetterebbero, dunque, sei assessori ma che alla fine ne otterrà cinque per lasciar spazio a tutti. Per quanto riguarda l’area Alleanza Popolare i deputati sono i sei dell’Udc più i sette di Ncd, gli assessori assegnati sarebbero tre. Infine un componente della giunta tocca al presidente e due ai cuperliani del Pd e uno andrà, probabilmente a sicilia Democratica, ultimo cespuglio rimasto fuori dalle aree.

Con questo bilancino i conti sono presto fatti e le trattative si spostano dentro le aree. Per questo qualcuno avrebbe tentato di rimpastare le deleghe per far saltare il tavolo all’interno dell’Udc o del Pd proponendo di spostare Pistorio previsto alle infrastrutture verso la sanità. una manovra tendente a creare tensione con l’Area Renzi del Pd e lasciare, alla fine, una delega secondaria proprio a Giovanni Pistorio. Manovra, però, subito scoperta nonostante qualcuno ci sia cascato.

Sgomberato il campo dai tranelli e dalle prese di posizione politica come il documento di stamani di Sicilia Futura, il quadro appare adesso più chiaro. In area Renzi restano probabilmente al loro posto Gucciardi e Baccei, mentre Vania Contrafatto aspetta un paracadute romano per andare via dalla giunta senza dover rientrare in magistratura. Un paracadute che sarebbe in arrivo. Sempre in area Renzi entrerebbe anche Barbagallo in quota Lupo e resterebbe anche Croce per Sicilia Futura. Il sesto assessore sarebbe Di Giacinto del Megafono Pse, sempre in area Renzi. Per i cuperliani Cracolici si farà accompagnare in giunta da una donna anche se Marziano scalpita. Nell’Udc in confronto è sulle deleghe ma Pistorio resta in giunta e punta alle Infrastrutture, fantasiosa, per il momento, l’ipotesi che lo vedrebbe tornare alla sanità dove è stato in anni trascorsi e con altri governi. C’è poi Gianluca Miccichè ed il tecnico Ncd che poi tanto Ncd non è, il messinese Francesco Vermiglio. Gli ultimi due posti andrebbero alla donna di fiducia del presidente Mariella Lo Bello che prenderebbe le Attività produttive e infine troverebbe spazio, in questo modo, anche Sicilia democratica con Luisa Lantieri.

Tutti accontentati, dunque, con il Pd che perde un assessore tornando a cinque ma con l’Area Renzi che stravince portando la sua presenza complessivamente a sei con gli alleati che orbitano intorno al ‘Matteo pensiero’.

Stanotte la partita delle deleghe e la soluzione per Contrafatto e d evitare le liuti fra vecchi compagni di partito (Sicilia Futura e Sicilia Democratica). Domani la giunta ma subito dopo si apre un’altra partita: quella delle commissioni all’Ars e forse anche del capogruppo del Pd se Cracolici entrerà davvero personalmente in giunta.

Comunque da stasera è pronto un gran mal di testa per il presidente della Regione di ritorno dalla Tunisia. Uno di quelli che ti fa subito digerire qualsiasi distrazione.


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