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Truffa ai talassemici nel Ragusano Associazione tutelerà le vittime

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A.D.A.S.I. (associazione danneggiati sangue infetto) continua il proprio impegno in favore delle vittime di sangue infetto e dei loro eredi. In questi giorni, in particolare, l’attenzione dell’associazione si sta rivolgendo ai thalassemici siciliani vittime di una ignobile truffa che li ha visti protagonisti.

La vicenda è emersa in questi giorni sulle cronache dei giornali e vede indagati un avvocato palermitano e un suo collaboratore che operavano nel Ragusano. I due “professionisti”, peraltro uno di loro non è nemmeno avvocato ma solo laureato, si dichiaravano esperti in materia di sangue infetto e risarcimenti dovuti in base alla legge 210/1992.

Sempre secondo quanto raccontano le cronache su denuncia delle vittime, i due si sarebbero fatti consegnare cospicui anticipi, senza però aver mai di fatto portato avanti alcuna causa risarcitoria. Il raggiro, su cui stanno indagando gli organi competenti, ha messo in luce una vicenda drammatica che ha gettato nello sconforto diverse famiglie siciliane che speravano di avere quantomeno un ristoro economico dalle cifre che avrebbero potuto ottenere.

“La prima cosa che mi sento di dire – afferma il dottore Salvo Anzalone, coordinatore regionale di A.D.A.S.I. – è di esprimere la massima solidarietà umana e personale a queste persone, per quanto subìto. Detto questo, il suggerimento che mi sento di dare a queste persone in quanto responsabile dell’Associazione è intanto di richiedere immediatamente a questo avvocato tutta la documentazione relativa alla propria causa – continua ancora il responsabile dell’Associazione -, al fine di verificare a mezzo di un’associazione o di altri legali, la correttezza dell’operato. Ricordo, infatti, che il legale – secondo l’art. 33 del nuovo codice deontologico della professione forense – ha l’obbligo di consegnare la documentazione a richiesta del cliente e l’avvocato non può rifiutarsi richiedendo magari prima il pagamento della parcella”.

A.D.A.S.I. si mette ovviamente a disposizione di queste persone vittime del raggiro, potendo contare su una attività ormai consolidata in materia e potendo anche garantire il supporto di veri e seri professionisti che compongono lo staff dell’Associazione. Per tutti i chiarimenti del caso, infatti, A.D.A.S.I. può fornire contatti di medici e avvocati che saranno ben lieti di aiutare queste persone, così me tutte le vittime di sangue infetto, per far valere i propri diritti.

“Qualora i clienti danneggiati di questa vicenda fossero nell’impossibilità di rintracciare il loro avvocato per ottenere la propria documentazione – conclude il coordinatore regionale di A.D.A.S.I. – il consiglio è quello di affidare le loro cause a dei nuovi avvocati qualificati che siamo pronti a consigliare e sui quali garantiamo e così ricominciare ex novo la pratica di risarcimenti”.

L’Associazione mette a disposizione un proprio centralino per fornire ulteriori informazioni: 800 171016


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