Sono un terreno da circa un ettaro in contrada Altarelli, a Mascalucia, due auto, una Smart, e un Cooper Countryma, una moto Bmw Gs 1200 e due imprese individuali il Chiosco Cristiano e Chiamami Pizza (nella foto) i beni sequestrati dalla Polizia di Catania. Beni del valore di un milione di euro riconducibili a Carmelo Scuderi, 54 anni, sorvegliato speciale.
Scuderi, inteso ‘Melu di Mascalucia’ (dove era ai domiciliari), era stato arrestato, insieme con altre 30 persone, nel 2014 dalla Squadra Mobile, con l’operazione ‘Money Lender’, perché gravemente indiziato dei reati di usura e tentata estorsione in concorso, con l’aggravante di aver agito avvalendosi del metodo mafioso.
L’arresto era scattato nell’ambito dell’indagine avviata nel 2007 per fare luce in sul coinvolgimento mafioso di alcuni componenti della famiglia Bosco titolari a Catania di numerose attività commerciali.
Tra il 2008 e il 2014 gli investigatori hanno analizzato la crescita delle capacità patrimoniali di Carmelo Scuderi e dei suoi familiari conviventi e dimostrato la sproporzione tra quanto formalmente dichiarato e quanto effettivamente realizzato. E’ stato così possibile delineare un complesso di beni costituito da aziende, beni immobili e mobili frutto delle attività illecite di Scuderi.
A inizio settembre di quest’anno, Scuderi è stato nuovamente arrestato per usura ed estorsione, sempre con l’aggravante mafiosa. In meno di due anni, da gennaio del 2012 ad ottobre del 2014, aveva concesso ad usura ad un imprenditore in difficoltà più prestiti di denaro con l’applicazione di un tasso di interesse usurario superiore al 10% mensile.
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