Non si potrà dire che ha aspettato sulla riva del fiume, perché Il direttore d’orchestra e pianista cinese Xu Zhong, dal 2012 al dicembre scorso direttore artistico del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, da queste parti non ha lasciato né acredini né nemici.
Il maestro cinese, dimessosi dall’incarico etneo proprio alla fine del 2014, è stato nominato direttore principale della Fondazione Arena di Verona, un ruolo non da poco e in un contesto di prim’ordine, ma tutti sanno che sarebbe voluto rimanere alle falde dell’Etna.
Xu Zhong, infatti, aveva instaurato con l’orchestra del Bellini un feeling eccezionale culminato anche nella tournee di Shangai in cui vennero rappresentate ‘Cavalleria rusticana’ e ‘Pagliacci’: fu un successo. Ad onor del vero si è cercato di trattenere il maestro cinese, più volte è stata manifestata questa volontà da parte dell’amministrazione, ma non si è mai concretizzata.
A Xu Zhong era stato proposto di ricoprire il ruolo di direttore stabile dell’orchestra Bellini, lo stesso che ha poi accettato a Verona, forse stanco di attendere notizie da Catania.
Certo rimane l’amarezza per non avere concluso in bellezza la sua esperienza catanese con il concerto dell’orchestra del Bellini che avrebbe dovuto chiudere il padiglione cinese ad Expo. Un evento che non si è realizzato e che – fanno sapere dagli ambienti del teatro – si sarebbe potuto allestire anche con altre formazioni, ma probabilmente Xu Zhong voleva i professori di Catania.
Il suo insediamento a Verona è previsto il 1° gennaio 2016. La firma dell’accordo tra Xu Zhong e il sovrintendente dell’Arena di Verona Francesco Girondini è avvenuta nei giorni scorsi a Shanghai nel corso di una cerimonia pubblica che si è tenuta nella sede del Consolato Italiano e alla quale ha preso parte anche il padrone di casa, il console generale Stefano Beltrame.
“Negli anni passati ho già lavorato con i musicisti dell’Arena – ha detto il maestro Xu Zhong – ed è stata sempre una bella e piacevole collaborazione. La Fondazione Arena di Verona è una delle realtà operistiche più prestigiose d’Europa e il suo Festival estivo è ammirato e frequentato da milioni di persone da oltre un secolo. Pertanto, sono molto onorato di accettare questa offerta e auspico una collaborazione più stretta e assidua tra la Fondazione e il panorama musicale orientale, nello specifico in Cina, dove si sta scoprendo un nuovo amore per l’opera”.
Erano dieci anni che l’Arena di Verona non aveva più un direttore principale.