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La foto all’Empire è un caso politicoAttacchi durissimi alla Giunta

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Il caso di cronaca diventa caso politico per una foto: quella scattata alcuni giorni fa e diffusa dall’ufficio stampa del Comune nell’ambito dell’inaugurazione della Via degli Artisti, cioè via Zolfatai, dove si trova l’Empire, la storica discoteca finita sotto sequestro.

Oggi a stretto giro di posta sono piovute critiche all’amministrazione comunale.

Catania Bene Comune ha chiesto le dimissioni del sindaco Enzo Bianco e dell’assessore alla Cultura Orazio Licandro, i 5 Stelle chiedono che il sindaco “chiarisca quanto prima, in presenza del Consiglio Comunale aperto all’opposizione, quali rapporti sussistano tra l’Amministrazione e chi, a vario titolo, gestisce un locale posto sotto sequestro a seguito di indagini inerenti l’attività mafiosa”.

Ed è critica anche la posizione di Prc che invita “le figure istituzionali coinvolte a prendere atto delle loro responsabilità, così come la cosiddetta società civile che ha concorso alla elezione di una giunta fallimentare e screditata”.

“Ci stupisce come un uomo di grande esperienza politica come Enzo Bianco, che è stato anche ministro degli Interni, abbia potuto instaurare una sinergia con parti di imprenditoria finite nel mirino della procura di Catania”, dice invece Sandro Pappalardo di Fratelli d’Italia.

Anche l’ex sindaco Raffaele Stancanelli, nel pomeriggio, rompendo il proprio silenzio sulle vicende catanesi, su facebook scrive: “Vi invito ad immaginare cosa sarebbe successo se in quella foto ci fossi stato io! Tutte le vestali dell’antimafia catanese, dell’associazionismo democratico e militante delle cittainsieme, dell’intellettualismo impegnato e progressista,del sindacalismo da salotto,della borghesia bene e radical – chic si sarebbero mobilitate per liberare il Comune di Catania da una simile vergogna!! Oggi invece silenzio assoluto!!!”.

L’amministrazione ha replicato con due comunicati. Il primo diramato poco dopo le 16 in cui annuncia che “se nella vicenda che ha portato al sequestro dei beni al boss del clan Pillera-Puntina Giacomo Maurizio Ieni, tra cui la discoteca Empire, ci sarà un rinvio a giudizio, ci costituiremo ovviamente e immediatamente parte civile”.

Nella stessa nota si chiarisce anche la posizione sull’inaugurazione della “Strada degli artisti”: “Si ricorda – scrivono da Palazzo degli Elefanti – come si sia trattato di un intervento di riqualificazione urbana al quale hanno concorso diversi soggetti, dall’Accademia di Belle arti, ad associazioni, a privati. E che questi privati non erano mai stati oggetto di provvedimenti da parte dell’Autorità giudiziaria”.

Il secondo comunicato arriva in serata ed è Licandro a spiegare “non vi fosse alcuna diretta collaborazione sulle attività. L’Amministrazione chiuso al traffico e ha riqualificato una strada per permettere mostre e altre iniziative culturali che sarebbero state organizzate dall’Accademia di Belle Arti e da altre associazioni”.

Domenico Di Bella, proprietario dell’Empire, si dice “sorpreso dall’iniziativa ed estraneo a qualsiasi contesto criminale” e tramite il suo legale, Attilio Floresta, annuncia ricorso contro il provvedimento.


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