L’ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti non potrà tornare allo stadio, almeno per ora. Il Tar di Catania ha infatti respinta la richiesta di sospensione del daspo, presentato dall’attuale proprietario della società rossazzurra, che gli fu comminato dal questore nell’ambito dell’inchiesta ‘Treni dei gol.
Secondo i giudici amministrativi della quarta sezione “il provvedimento appare, nella sua struttura complessiva, immune dai vizi” e “ritenuto che il provvedimento impugnato appare supportato da idonea motivazione” lo si riforma “limitatamente oltre che al giorno della manifestazione, a quello precedente e al successivo” dall’evento sportivo e non “al generico giorni prima e dopo”.
“Il Legislatore – spiegano i giudici amministrativi – ha considerato rilevante ai fini della possibilità di adozione del provvedimento di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive non è limitato a scongiurare meri episodi di violenza. Ritenuto che il reato associativo nel caso di specie è collegato a reati di sicura rilevanza proprio nell’ambito sportivo, di guisa che – scrive il Tar – appare indubbio il legittimo esercizio del potere volto a reprimere comportamenti, già per altro oggettivamente incontestabili, dissonanti rispetto alla finalità educativa e ricreativa propria dello sport in generale”.
L’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso presentato dai legali di Pulvirenti è fissata per il 26 maggio del 2016. Il daspo nei confronti dell’ex presidente del Catania scadrà fra cinque anni.