Erano contrari allo stile di vita occidentale della loro figlia così l’hanno fatta rientrare un Turchia con una scusa, dove sarebbe stata segregata dai parenti che, su indicazione del padre e della madre, l’avrebbero anche picchiata.
Ha dell’incredibile la vicenda che vede coinvolta una diciannovenne nata a Siracusa da una coppia di turchi finiti in manette per sequestro di persona, rapina aggravata e stato di incapacità procurato mediante violenza. Il caso è stato scoperto dalla polizia dopo le denunce degli amici della ragazza.
La giovane sarebbe stata costretta ad andare in Turchia con una scusa: un grave incidente del fratello, ma dopo il volo la ragazza sarebbe stata drogata, rapinata e sequestrata da familiari, su ordine, secondo l’accusa, del padre e della madre, per impedirle di tornare in Italia.
Alle indagini hanno collaborato l’Interpol, un Consolato italiano in Turchia e la polizia turca che è riuscita a rintracciare la ragazza facendola poi tornare in Italia.Proprio ai poliziotti turchi, la 19enne avrebbe raccontato di trovarsi lì contro la sua volontà e di volere ritornare a Siracusa.
Rientrata nel capoluogo aretuseo la giovane è stata sentita dagli investigatori della polizia coordinati dalla Procura e le sue dichiarazioni hanno portato all’arresto dei genitori che vivono e lavorato in Sicilia. Oltre ai coniugi che ora si trovano in carcere, ci sarebbero altre persone coinvolte nella vicenda che gli inquirenti stanno identificando.