È anche accusato di violenza sessuale Mamadou Kamara, il diciottenne della Costa d’Avori che è ospite del Cara di Mineo, fermato dalla polizia con l’accusa dell’omicidio dei coniugi Solano, uccisi nella loro villa a Palagonia. Nella richiesta di convalida del fermo compare anche il capo di imputazione per la violenza sessuale e secondo quanto riferito poco fa dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera “dall’accertamento autoptico è stato riscontrato con certezza che l’ivoriano ha abusato della donna”.
Inoltre la polizia ha ricostruito dalle immagini del circuito di video sorveglianza della cittadina del Catanese i tempi in cui Kamara Mamadou ha agito la notte tra sabato e domenica.
Dai fotogrammi alle 23.58 il giovane esce dal Cara su una bici, con uno zaino mono spalla di colore arancione. Alle 2.13, passa lungo via Palermo, davanti casa dei coniugi, alle 2.16, percorre una stradina adiacente che porta solo a ‘Villa Solano’, alle 5.14 e alle 5.15 e’ di nuovo in strada, alle 5.22 ha un sacco appeso alla bici, mentre un altro sarà trovato in casa delle vittime e alle 6.20 fa rientra in Cara.
Il capo della Mobile di Catania, Antonio Salvago, che sta effettuando le indagini assieme ai colleghi di altri reparti e commissariati aspettea “ulteriori esami della scientifica per affermare o escludere che Kamara abbia agito da solo o con dei complici”.
Il poliziotto ha aggiunto che ‘l’arma per assassinare Vincenzo Solano potrebbe essere un ‘estrattore’ utilizzato in genere dai meccanici e una tronchesina e uno sgabello usati per colpire entrambi’.
Durante la conferenza stampa il procuratore Verzera, che segue anche le indagini sul mega appalto per la gestione del Cara, ha parlato proprio della struttura : “E’ un’emergenza di Stato, io l’ho detto in tutte le sedi, è necessario il potenziamento forze di polizia e presidio costante. Serve che le istituzioni prendano atto del fatto che non può ospitare 3000 persone che diventano ingestibili”.